Il termine “doppia diagnosi” ha, negli ultimi anni, acquisito caratteri paradigmatici che, da un lato, hanno teso a ricondurre nell’alveo della psichiatria l’approccio clinico alle “addictions” e, dall’altro, ha segnalato come l’intersezione tra i temi collegati all’uso di sostanze e i disturbi psicotici sia sempre più centrale in un modello di cura integrato ed efficiente tanto per la salute mentale, quanto per la gestione delle dipendenze. Dopo una fase storica di disgiunzione tra i servizi/disturbi della salute mentale e della medicina delle dipendenze, negli ultimi anni stiamo assistendo ad un auspicabile ricongiungimento tra essi, con un movimento diretto verso l’esplorazione di una realtà clinica complessa ed altamente articolata, che tende sempre più spesso a contaminare reciprocamente i due ambiti assistenziali prima citati. Contaminazione che si rende ancor più cruciale e fondante se si guarda ai disturbi mentali nella loro espressività diacronica, dagli esordi all’articolazione dei quadri più tardivi, in cui spesso la linea di demarcazione tra le diagnosi si rende assai più sfumata. D’altra parte, questo pur necessario atteggiamento clinico “convergente” comporta naturalmente una serie di riflessioni che si estendono agli ambiti psicopatologico, gestionale, progettuale e che pone pertanto molteplici questioni cliniche e di metodo che meritano un approfondimento scientifico specifico, allo scopo sia di comprendere alcuni limiti dell’agire terapeutico che di aprire di nuovi percorsi e disegnare nuove opportunità di cura.
L’evento webinar si pone come obiettivo quello di declinare gli aspetti psicopatologici e terapeutici dei quadri psicotici in cui si sovrapponga e/o si aggiunga l’abuso di sostanze, con particolare attenzione al tema della gestione farmacologica di tali quadri, riportando al contempo esperienze “dal mondo reale” nel trattamento di problemi clinici di riscontro comune (dalla gestione dell’aggressività/ostilità, al controllo dei sintomi positivi in doppia diagnosi, dai quadri di esordio in presenza di abuso di sostanze all’evoluzione diacronica delle due diagnosi congiunte), allo scopo di definire, insieme ai partecipanti nelle sessioni interattive (Q&As), quegli elementi clinici che consentano di raggiungere un approccio terapeutico “di precisione” e altamente individualizzato per le psicosi associate ad abuso di sostanze.