La depressione è uno dei disturbi psichiatrici più comuni e invalidanti. La percentuale di persone che ne soffrono sembra aumentare costantemente nel tempo e, non a caso, l’OMS ha previsto che nel giro di pochi anni la depressione sarà la seconda causa di invalidità per malattia. I sintomi depressivi più comuni includono la perdita di energie, il senso di fatica, difficoltà nella concentrazione e memoria, agitazione motoria e nervosismo, perdita o aumento di peso, disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia), mancanza di desiderio sessuale e dolori fisici. A questi però vanno uniti i vissuti emotivi tipici della depressione che comprendono la tristezza, l’angoscia, la disperazione, l’insoddisfazione, il senso di impotenza, la perdita della speranza e il senso di vuoto, la hopelessness e la helplessness, tutti elementi contribuenti anche allo sviluppo del dolore mentale, anticamera per l’aumento, in questi pazienti, del rischio suicidario. Sintomi depressivi sono di frequente riscontro nei pazienti con patologie mediche concomitanti, sia come parte dello spettro di alcune patologie -patologie neurodegenerative- sia come reazioni psicologiche alla presenza delle patologie stesse. Un appropriato assessment dei sintomi depressivi sembra necessario sia in pazienti psichiatrici che in pazienti con patologie organiche per la scelta del più appropriato percorso terapeutico che includa la scelta di una terapia farmacologica e di eventuali terapie non farmacologiche.