I disordini del movimento rappresentano tutta una serie di patologie, degenerative e non, caratterizzate prevalentemente da manifestazione motorie, come tremore, rigidità, acinesia. A tali manifestazione è oramai riconosciuta l’associazione di segni e sintomi definiti non motori che vanno dalla disautonomia, ai disturbi del sonno, dell’olfatto ma soprattutto della sfera psichica e cognitiva. La depressione è tra i sintomi non motori quello di più frequente riscontro, presente in un terzo dei pz affetti da disordini del movimento.
È pertanto fondamentale valutare e gestire tali disturbi in considerazione dell’impatto che hanno sulla qualità della vita dei pz.
L’alta frequenza dei disturbi psichiatrici in questi pz solleva numerose domande sui meccanismi fisiopatologici sottostanti, ancora lungi dall’essere completamente chiariti sebbene si privilegia l’implicazione preferenziale di un malfunzionamento del sistema noradrenergico e dopaminergico all’interno della rete limbica.
Il nostro incontro mira a definire lo stato attuale dell’arte.