La depressione costituisce la patologia più frequente tra tutte le malattie psichiatriche, con un tasso di prevalenza per episodi depressivi maggiori che varia tra il 5 e il 17% nel corso della vita. L’affermarsi dell’ipotesi monoaminica ha portato allo sviluppo di una serie di farmaci che ripristinano il deficit di serotonina, noradrenalina, dopamina con diversi meccanismi. Nonostante la disponibilità di tutte queste opzioni terapeutiche resta ancora ampio il divario tra efficacia terapeutica ed efficienza dei trattamenti nella pratica clinica. Negli ultimi anni la ricerca in campo antidepressivo ha permesso di meglio comprendere la complessità dei meccanismi di neuromodulazione monoaminici e di identificare una serie di recettori e meccanismi di trasporto che sono diventati target per alcune nuove molecole. Tra queste si sono rivelate particolarmente efficaci e sicure quelle ad attività multimodale in grado di agire con attività antagonista o agonista su più recettori e meccanismi di trasporto. Nonostante la disponibilità di tutte queste opzioni terapeutiche resta ancora ampio il divario tra efficacia terapeutica ed efficienza dei trattamenti nella pratica clinica. L’obiettivo di questo evento è permettere ai partecipanti la condivisione di esperienze di pratica clinica real-life e definire un quadro aggiornato e preciso sulla strategie di trattamento della depressione in un ampia gamma di pazienti, anche con quadri clinici complessi come i pazienti anziani o con comorbidità neurologiche.