La fibrillazione atriale è la più comune aritmia riscontrata nella pratica clinica, e richiede un approccio clinico ragionato, basato sulle evidenze disponibili, sintetizzate nelle linee guida, con decisioni da individualizzare sulla base del contesto clinico, del setting assistenziale, tenendo in debito conto le preferenze e le necessità del paziente.
Come noto, la fibrillazione atriale può avere molteplici presentazioni cliniche, da sintomatica ad asintomatica, con occorrenza in un'ampia varietà di pazienti, dai soggetti più giovani, come“aritmia a cuore sano” ai soggetti anziani, in cui l'aritmia può presentarsi in un contesto di plurimorbidità e grande complessità. In questo ampio panorama di presentazioni cliniche compito del cardiologo è definire in modo mirato il trattamento più appropriato per la gestione del problema fibrillazione atriale in ogni singolo paziente. La stratificazione del rischio tromboembolico e l'instaurazione di un'appropriata terapia anticoagulante è elemento cardine dell’approccio clinico in ogni paziente, cui deve seguire la definizione di una strategia basata sul controllo del ritmo o sul controllo della frequenza. In questo contesto i farmaci antiaritmici hanno un ruolo importante, non necessariamente in antagonismo ma spesso in associazione all’impiego delle tecniche di ablazione del substrato della fibrillazione atriale, che hanno guadagnato negli ultimi anni una ampia applicazione nella pratica clinica. Ogni trattamento farmacologico deve essere valutato alla luce delle evidenze disponibili in letteratura, delle conoscenze di farmacocinetica e farmacodinamica ed è importante definire un appropriato follow-up clinico, usando i farmaci anche in associazione a trattamenti non farmacologici quando utile e indicato. Tutte queste tematiche cliniche, le cui importanti implicazioni pratiche sono ben evidenti, saranno oggetto del Meeting che assocerà alla esposizione delle conoscenze disponibili in letteratura, implementate nelle linee guida, la discussione interattiva di casi clinici, per rendere quanto mai invitante, vivace e partecipato il dibattito con tutti i partecipanti.