La Fibrillazione Atriale (FA) è l’aritmia cardiaca in assoluto più frequente ed è associata ad un elevato rischio di complicanze tromboemboliche, in particolare di ictus ischemico.
La FA è infatti facilmente identificabile attraverso la rilevazione del ritmo cardiaco in corso di misurazione della pressione arteriosa. Per la prevenzione delle complicanze tromboemboliche dei pazienti con FA, i nuovi anticoagulanti orali (NAO) sono considerati la terapia di prima scelta, ma è fondamentale una integrazione delle competenze dello Specialista e del Medico di Medicina Generale al fine di assicurare al paziente il corretto dosaggio dei farmaci, continuità e aderenza terapeutica .
I dati di Real Life, presentati di recente al congresso della Società europea di cardiologia (Esc), indicano che il trattamento con anticoagulanti orali si associa a basse incidenze di ictus e sanguinamento maggiore o pericoloso per la vita in pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare (FANV).
I risultati confermano pertanto i robusti dati di sicurezza ed efficacia provenienti sia dagli studi clinici, sia dalle evidenze indipendenti di vita reale recentemente pubblicate.
L’evento si pone l’obiettivo di riunire Esperti per un confronto dei dati pubblicati di recente rispetto alla propria esperienza clinica, in vista di una migliore gestione del paziente che, rispetto a quelli arruolati negli studi clinici randomizzati, risultano più complessi e affetti da comorbilità e polipatologie, con differenti variabili di trattamento e contesto assistenziale organizzativo.