Gli ospedali moderni stanno vivendo un momento di profondo cambiamento nell’ambiente in cui operano, con spinte esogene ed endogene che producono nuovi fabbisogni organizzativi rispetto
al passato.
Appare quindi evidente come i cambiamenti in atto e le priorità organizzative richiedano una nuova logica nell’ organizzazione dell’ospedale, con particolare attenzione alla logistica dei “setting”. La nuova visione prevede:
- Riorganizzazione degli Ospedali Distrettuali secondo una logica per intensità di cura;
- Integrazione degli Ospedali Distrettuali con l’Ospedale Polispecialistico e il Servizio territoriale (Servizi di cure primarie, Case della Salute, Ospedali di Comunità, Medici di Medicina Generale, Medico Specialista territoriale)
- Collaborazione in rete con Emodinamica di riferimento per la rete STEMI e le patologie cardiache acute caratterizzate da instabilità emodinamica
- Presa in carico strutturata con percorsi dedicati per i portatori di patologie cardiache croniche, in modo da migliorare la gestione, la qualità di vita dei pazienti anche attraverso la riduzione dell’ospedalizzazione
La medicina d’urgenza svolge un ruolo fondamentale in quanto il primo accesso per i pazienti è rappresentato dal pronto Soccorso, qui i pazienti devono essere inquadrati, stratificati e ricevere il primo trattamento; in un secondo momento deve essere individuato il setting di cura più opportuno che può prevedere la dimissione precoce, il ricovero o l’inserimento in percorsi per patologia cronica.