Dopo decenni nei quali il trattamento a breve e medio-lungo termine è stato rappresentato dalle eparine e dagli antagonisti della vitamina K (warfarin), sono ormai da più di un decennio disponibili gli anticoagulanti orali ad azione diretta (DOAC), che pur presentando caratteristiche farmacologiche differenti conseguono il medesimo effetto terapeutico.
L’impiego della terapia anticoagulante è molto diffuso e consolidato nella pratica clinica. In Italia, i DOAC (apixaban, edoxaban, dabigatran e rivaroxaban) sono rimborsabili da parte del SSN per alcune patologie. Essi sono proposti come alternativa alle terapie con AVK, in particolare per la loro maggior facilità di somministrazione e minore necessità di monitoraggio. L’ultimo DOAC approvato in Italia, Edoxaban, è caratterizzato da semplicità d’uso (mono somministrazione, scarse interazioni farmacologiche, semplici criteri di riduzione del dosaggio) e dall’ottimo rapporto sicurezza/efficacia dimostrato nei trial e nei dati di real life.
Questi dati assumono ancora maggior importanza nel trattamento di popolazioni con più comorbilità, polipatologie e in pazienti che assumono più farmaci quotidianamente, come ad esempio i pazienti anziani.
In questo contesto in continuo aggiornamento, si rende sempre più necessario un confronto aperto tra gli specialisti del settore e i medici del territorio al fine di individuare l’approccio terapeutico appropriato in relazione alle più recenti evidenze scientifiche; l’incontro sarà quindi l'occasione per un ampio scambio di opinioni sulle tematiche in oggetto. I momenti di discussione saranno un elemento fondamentale per un accrescimento formativo basato sulla partecipazione e confronto tra professionisti.
Lo scopo di questo convegno è quello di fornire a tutti i partecipanti le ultime evidenze scientifiche necessarie per una scelta ottimale della terapia anticoagulante, in funzione delle differenti caratteristiche dei pazienti, ma anche quello rinforzare la collaborazione tra specialista e medico del territorio, responsabile della gestione di tali pazienti nel lungo termine.