Secondo le più recenti linee guida internazionali la gestione del paziente ad alto rischio cardiovascolare necessita il raggiungimento dei target di C-LDL. Con l’obiettivo di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari, le linee guida della Società Europea di Cardiologia, aggiornate nel 2019, raccomandano livelli di C-LDL <55 mg/dl nei pazienti a più alto rischio di malattia cardiovascolare e livelli <70 m/dl nei pazienti ad alto rischio, anche in prevenzione primaria. Target sempre più sfidanti ed impegnativi ma che garantiscono una prevenzione degli eventi CV. Per queste ragioni si rende necessario creare nuovi paradigmi terapeutici nei quali prende sempre più piede la necessità di iniziare il prima possibile con terapie di associazione per
rispettare le regole del “the Lower the Better” e il “Earlier is Better”, non più singole terapie ad alta intensità ma alta intensità di cura.
Il miglioramento della gestione del paziente cardiovascolare porta ad un aumento di quelle che sono le patologie legate ad una cronicizzazione della condizione cardiaca e tra queste, un costante incremento dell’incidenza di fibrillazione atriale. La Fibrillazione Atriale è una patologia che compare ed evolve in modo dinamico con l'invecchiamento del paziente. I pazienti anziani e fragili con fibrillazione atriale (FA) sono a maggior rischio di eventi trombotici, emorragici e di morte rispetto ai pazienti più giovani. Con l'introduzione dei DOAC nell'ultimo decennio, il rapporto rischio/beneficio della terapia in questi pazienti ad alto rischio si è ribaltato a favore del trattamento anticoagulante, preferendo là dove non controindicato un DOAC efficace e sicuro al posto del AVK. Il clinico è chiamato a scelte terapeutiche razionali che garantiscano efficacia e sicurezza sia nella fase acuta che nel lungo termine e nelle visite successive, soprattutto alla luce degli ormai numerosi dati clinici emergenti da studi randomizzati e real world. Il medico è tenuto quindi a rivalutare in senso critico le strategie terapeutiche come i dosaggi dei DOAC, e le associazioni delle terapie ipolipemizzanti, a causa della presenza di fattori di criticità che possono sopraggiungere nel tempo.
Il corso intende affrontare le diverse tematiche correlate alla gestione clinico-terapeutica del paziente ad alto rischio, come quella in setting clinici complessi.
Residenziale
IL PUZZLE TERAPEUTICO DEL PAZIENTE A RISCHIO CARDIOVASCOLARE: UN MODELLO EMILIANO ROMAGNOLO
RES
Dal 24-01-2024
al 24-01-2024
- Fine iscrizione: 22-01-2024
- Posti liberi: 12
- Accreditato il: 01-12-2023
- Crediti ECM: 7.0
- Ore formative: 7h
- Codice Evento: 402515
- N. Edizione: 1
Dettaglio
Gratuito
AVVISO IMPORTANTE
Le istruzioni per la compilazione del questionario di valutazione ECM online sono disponibili tra gli allegati in fondo alla pagina.Presentazione
Informazioni
Obiettivo formativo
2 - Linee guida - protocolli - procedure
Procedure di valutazione
Questionario di valutazione ECM online
Responsabili
Responsabile scientifico
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MMDott. Marco Marietta-
Docente
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GBProf. Giuseppe Boriani-
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DIDott. Davide Imberti-
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AMDott.ssa Anna Marra-
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MODott. Maurizio Ongari-
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APProf.ssa Angelina Passaro-
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AZDott. Andrea Zini-
Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto
Allegati
Localizzazione
- Hotel Real Fini Baia del Re
- Str. Vignolese 1684, 41126 Modena (MO)
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