Questo Convegno è, per gli organizzatori l’occasione per aprire gli orizzonti scientifici su alcuni aspetti della Sclerosi Multipla in particolare la sua progressione con il conseguente aumento della disabilità. Per questo motivo la scelta del trattamento deve quindi essere molto accurata fin dall'inizio, ma servirebbero indicatori predittivi definiti e specifici per le varie forme cliniche. In passato sono stati indentificati vari scores basati su indicatori chiaramente visibili quali ricadute e attività alla risonanza magnetica (nuove lesioni, lesioni captanti, lesioni attive) per cercare di distinguere i pazienti che rispondono bene alla terapia da chi non risponde». Di recente, aggiunge, un articolo ha provato che un semplice accumulo di una nuova Al di là delle lesioni focali, c'è anche il danno neurodegenerativo diffuso che coinvolge sia la sostanza bianca che quella grigia» prosegue «con quadri di normalità Rm solo apparente in entrambe le sedi. Occorre quindi puntare su farmaci che agiscano su entrambe le componenti patologiche: focale e neurodegenerativa.
Sono comunque noti biomarkers liquorali e sierici associati o predittivi di rischio di attivazione o atrofia, tra questi la chitinasi-3 like 1, marcatore liquorale di progressione di disabilità, i neurofilamenti e altre proteine. L’obiettivo è di arrivare non solo ad una terapia precoce, ma ad una reale terapia personalizzata. Ma non solo la Sclerosi Multipla è una malattia disabilitante lo è per altri versi anche la cefalea. Disturbo o malattia? Ancora oggi nonostante la sua elevata frequenza nella popolazione viene sicuramente sottostimata per quanto riguarda la sua evoluzione e le ricadute della sua cronicità sulla persone. Abbiamo a disposizione classificazioni interazionali che definiscono le varie tipologie di Cefalea sulla base dei diversi meccanismi eziopatogenetici, abbiamo a disposizione farmaci che migliorano il dolore, ma nonostante ciò rimane una malattia che interferisce con la quotidianità della persona nei vari ambiti familiari, lavorativi, sportivi, tempo libero ecc. Esistono markers che possono, come ad esempio nella Sclerosi Multipla, caratterizzare questa malattia per una terapia sempre più efficace?
Sclerosi Multipla e Cefalea due paradigmi di malattia a confronto perché spesso compresenti, disabilitanti e di genere.