La malattia aterosclerotica rappresenta la principale causa di eventi cardiovascolari correlati all’esercizio fisico (infarto miocardico e morte cardiaca improvvisa) negli atleti con eta’ maggiore di 35 anni.
L’ attività fisica regolare ha un effetto protettivo verso gli eventi cardiovascolari nei soggetti con e senza cardiopatia ischemica, ma l’ attività fisica intensa aumenta il rischio di IMA (soprattutto di tipo II) e di morte improvvisa.
Una adeguata valutazione e prescrizione di esercizio fisico nei soggetti rispettivamente con cardiopatia ischemica silente non rivascolarizzata, rivascolarizzata e dopo sindrome coronarica acuta è fondamentale per massimizzare gli effetti protettivi dell’esercizio fisico ed evitare eventi cardiovascolari indotti dall’ esercizio stesso.
I soggetti che praticano regolare attivita’ fisica vivono almeno 3 anni in più rispetto ai soggetti sedentari.
L’ esercizio fisico rappresenta quindi la più efficace, la più accessibile e la meno costosa terapia che un medico possa consigliare e prescrivere.