L’epidemiologia dell’amiloidosi è radicalmente cambiata negli ultimi anni, il numero di diagnosi di amiloidosi correlata alla transtiretina (ATTR) ha avuto un andamento esponenziale Questa “esplosione epidemiologica” è però solo apparente, cioè non corrisponde ad un vero aumento di nuovi affetti, bensì all’aumentata capacità di far diagnosi da parte di tutte le figure mediche interessate: Internisti, Cardiologi, Neurologi ed Ematologi. A sua volta l’attenta ricerca della diagnosi è legata principalmente a tre fattori: 1) la disponibilità di nuove terapie specifiche 2) la disponibilità di metodiche non invasive, tipicamente la scintigrafia con traccianti ossei, che hanno assunto il ruolo di standard diagnostico in molte condizioni, consentendo spesso di evitare il ricorso alla biopsia; 3) l’aumentata diffusione delle conoscenze tra clinici con diverse competenze. Quest’ultimo aspetto culturale appare infatti rilevante: una delle barriere alla diffusione della conoscenza dell’amiloidosi è sempre stata (e continua in parte ad essere) la frammentazione delle competenze in tanti ambiti specialistici: medicina interna, cardiologia, ematologia, neurologia, nefrologia; questo incontro ha l’obiettivo di rafforzare la nostra rete fra ospedale e territorio.
Rivolto a medici di medicina generale, cardiologi, medicina interna