La schizofrenia è un disturbo mentale grave, con una prevalenza nell’arco della vita di circa l’1% nella popolazione generale. Tipicamente insorge nella tarda adolescenza-inizio età adulta ed è caratterizzata da un decorso molto variabile. L’85% dei pazienti schizofrenici mostra compromissione delle funzioni cognitive. Significativo è l’impatto del deficit cognitivo sul funzionamento sociale e occupazionale dei pazienti.
Nel corso del tempo, gli obiettivi di trattamento della schizofrenia si sono estesi: da una focalizzazione sul controllo dei sintomi positivi al più ambizioso reinserimento “attivo” dei pazienti in comunità; ciò richiede non solo un certo grado di controllo dei sintomi psicotici, ma anche del funzionamento cognitivo ed emozionale, in grado di restituire i pazienti alla propria famiglia e al proprio lavoro.
Gli antipsicotici di seconda generazione (SGA) sono raccomandati dalle linee guida come prima linea di trattamento per la loro migliore tollerabilità e la loro maggiore efficacia sui sintomi negativi e depressivi.
Obiettivi del corso
- Confrontare le esperienze individuali sull’uso degli antipsicotici di seconda generazione
- Presentazione di risultati real life e definizione di possibili interventi di miglioramento nella gestione e cura del paziente (3 casi clinici ed interazione compartecipanti)
- Incentivare la collaborazione tra i professionisti medici al fine di migliorare i percorsi di cura