Nell’arco degli ultimi 20-30 anni la disponibilità di nuove tecniche ecocardiografiche basate sul Doppler tissutale e, successivamente, sullo “speckle tracking”, ha consentito di valutare e quantificare la deformazione del miocardio ventricolare.
Ne sono derivati parametri di funzione miocardica globale e regionale che si sono aggiunti ai parametri tradizionali quali, in primis, la frazione di eiezione del ventricolo sinistro, dimostrando di fornire informazioni aggiuntive sia in termini diagnostici sia prognostici in un ampio spettro di patologie cardiache. In particolare la valutazione della deformazione miocardica longitudinale tramite il “global longitudinal strain” (GLS) è entrata ormai nella pratica. Nonostante questo il GLS non è regolarmente utilizzato in tutti i laboratori di ecocardiografia.
Scopo di questo corso è sottolineare il valore aggiunto dello studio della deformazione miocardica nella pratica cardiologica clinica quotidiana in diversi tipi di cardiopatia. Chiarire i vantaggi e i limiti della metodica, come effettuare misurazioni corrette e quali sono i pitfalls in cui non bisogna incorrere.
Tutto questo grazie a un incontro con esperti che ripercorreranno i passaggi che hanno portato alla nascita dello studio della deformazione miocardica, ne illustreranno i fondamenti e i possibili sviluppi futuri. Metteranno inoltre a disposizione la loro esperienza nelle discussioni previste dal programma.