A partire dalla sua rilevanza epidemiologica, la depressione si conferma essere un’entità clinica multiforme, capace di invadere a 360 gradi gli ambiti di funzionamento dell’organismo, di condizionare ed essere a sua volta condizionata da concomitanti patologie e dalle relative terapie e di necessitare di un approccio integrato cui contribuiscano ambiti diversi del sapere scientifico medico contemporaneo. Modalità meno consuete di presentazione, quali la prevalenza di sintomi somatici, pseudo-neurologici o algesie per lo più, o di disturbi cognitivi, inoltre, possono costituire situazioni impegnative per il clinico: da un lato vi è il rischio del ritardo diagnostico, per la difficile corretta attribuzione di competenza clinica; dall’altro, gli attuali riferimenti diagnostico-classificativi ed i percorsi terapeutici standard possono non essere di aiuto per ottenere una significativa risoluzione dei sintomi.
La tradizione psicosomatica, con il suo imperativo richiamo all’unità mente-corpo ed alla necessità di compensare la settorializzazione della medicina con lo sforzo di integrare le conoscenze, ha guidato progressive rivoluzioni che hanno gradualmente preso piede tra professionisti di background diversi: il seminario si propone di riprodurre tale dialogo, nell’individuare aree di sovrapposizione e complementarietà che possano consentire una lettura clinica più corretta delle multiformi caratteristiche della depressione.