Come le sostanze hanno modificato la pratica psichiatrica e quali risposte organizzative può fornire il sistema dei Servizi di Salute Mentale italiani
La società Italiana di Psichiatria delle Dipendenze (SIP – DIP), satellite della Società Italiana di Psichiatria, ha intrapreso un percorso di approfondimento e discussione tra pari sul tema della attualità della Doppia Diagnosi: una Consensus Conference che ha avuto la partecipazione di numerosi tra dirigenti dei Servizi per le Dipendenze e dei Dipartimenti di Salute Mentale italiani, con l’obiettivo di individuare l’evoluzione del concetto di Doppia Diagnosi 40 anni dopo la sua introduzione. La CC ha esplorato gli aspetti epidemiologici, clinici e, soprattutto, le risposte organizzative possibili nei servizi territoriali italiani. Si è svolta in tre fasi distinte (Bologna, Roma, Catania) che hanno coinvolto le aree geografiche delle regioni del nord, del centro e del sud, raccogliendo i punti di vista di figure rappresentative delle aree coinvolte. I temi trattati sono stati quelli della pressione epidemiologica, dell’emergenza urgenza e dei modelli organizzativi più consoni per assicurare la necessaria integrazione tra i Ser.DP e i CSM, abbandonando la strada dei protocolli di interazione che hanno segnato, in modo prevalentemente burocratico, la prima declinazione operativa della doppia diagnosi.
La giornata di studio su “La Doppia Diagnosi nel terzo millennio” si colloca all’interno di questo percorso dando continuità all’approfondimento delle tematiche focalizzate anche alla luce dei cambiamenti intercorsi negli ultimi anni e al loro impatto sul sistema dei Servizi di Salute Mentale.